AP Monopoli, stagione al via. Parlano Torresi e Manchisi

AP Monopoli, Tommaso Manchisi al tiro
foto Filippo Danese

Siamo alla vigilia dell’inizio di campionato della nuova Divisione Regionale 1.

L’AP Bricocasa Monopoli fa il suo esordio, fuori casa, sabato 21 ottobre al Pala Fiom di Taranto contro l’Anspi Santa Rita di coach Leale Nicola.

Abbiamo intervistato Mauro Torresi e il capitano Tommaso Manchisi.

Mauro sabato la prima gara ufficiale dopo il tuo periodo di pausa dal parquet?

“Esatto. Sabato sarà la prima gara dopo il mio anno sabbatico. Non vedo l’ora, come se fosse la prima volta, ho già adrenalina in corpo, per me questo è un ottimo segnale…”.

Come vivi la vigilia?

“Vivo questo momento cercando di immaginarmi quello che può succedere. È sempre la prima partita di campionato ed è assolutamente quella più “delicata” bisogna avere nervi molto calmi agendo poi in partita, cercando di essere il più concentrati possibile durante il match”.

Cosa pensi del campionato che sta per iniziare?

“Non conosco purtroppo né il livello né i giocatori, sicuramente sarà un campionato difficile, le squadre per ogni girone si daranno battaglia per piazzarsi nelle prime quattro posizioni che garantiscono l’accesso ai playoff. È importante da subito cercare di iniziare al meglio, per dare a tutti un segnale forte”.

Come va l’inserimento con il nuovo gruppo?

“Il nuovo gruppo è un mix di giovani e “vecchietti” stiamo lavorando bene, ma bisogna fare di più in allenamento, che è lo specchio della partita, dobbiamo mettere molta intensità durante la settimana, in modo tale d’arrivare alla partita prepararti e pronti”.

Cosa pensi dell’ambiente che hai trovato?

“Ho trovato un ambiente molto sereno, organizzato e preparato. Dobbiamo essere un barca in cui tutti quanti remiamo per un obbiettivo comune, cercando di raggiungerlo. 

Sono fiducioso in questo gruppo, le partite pre campionato sono andate piuttosto bene, ma quando sia alza la palla a due per una partita che vale 2 punti è tutto differente. Bisogna essere sul pezzo e cercare con tutte le energie ti portare a casa i due punti”.

Al capitano, abbiamo chiesto come vive questa nuova vigilia da traghettatore della squadra. Entusiasta come sempre, commenta: “si ricomincia! Nuova stagione, nuovo anno e nuova formula di campionato un po’ per tutti. Nella nuova Divisione Regionale 1 non si conoscono ancora bene le squadre e il livello che troveremo di fronte di volta in volta. Bisognerà sicuramente aspettare qualche settimana per avere il quadro della situazione più chiaro. Quello che è certo per l’AP è che la  società ha allestito un roster per stare nei vertici della classifica con nuovi innesti di valore e di esperienza come Caloia e Torresi, quindi il nostro obiettivo è stare nella zona alta della classifica, poi vedremo come evolverà il campionato una volta conosciute le nostre avversarie. Per quanto riguarda il mio ruolo da capitano, è un ruolo che riprendo molto volentieri. È un ruolo impegnativo perché sono l’ago della bilancia sia dentro il campo che fuori oltre ad essere un punto di riferimento per i ragazzi più giovani. È importante gestire le situazioni sia incoraggiando che richiamando i compagni di squadra a seconda del momento, sono tre anni che faccio il capitano e non mi tirerò indietro. Sono pronto!”.

Prima Taranto poi Assi e Galatina un inizio impegnativo per l’AP…

“Sicuramente l’inizio del campionato sarà difficile. Incontriamo tre roster che sembrano essere ben attrezzate e molto agguerrite per lo scopo. Sarà anche un bel banco di prova per capire dove siamo arrivati a livello di preparazione fisica e tecnica dopo un mese e mezzo di allenamenti in vista dell’inizio del campionato”.

Un nuovo gruppo di compagni di squadra e un nuovo capo allenatore, seppur conosci molti di loro da tempo…

“Il capo allenatore è un’amicizia storica che finalmente ho l’onore di avere come allenatore, infatti nella mia scelta di restare a giocare ha inciso sicuramente anche questo fattore importante. Per quanto riguarda i compagni di squadra senior sono giocatori con cui ho disputato diversi campionati insieme e che conosco molto bene con cui condividiamo esperienza e insegnamenti per i “giovani” che invece devono dare la linfa e quella spinta in più. Un mix che sulla carta serve per affrontare il campionato di vertice a cui ambiamo”.

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