Riceviamo e pubblichiamo nota del movimento Manisporche.
I commenti allarmati di residenti monopolitani (ma anche di turisti) sull’accessibilità al mare ci impongono di prestare attenzione: la città ha bisogno di chiarezza.
Quando come Movimento Manisporche parliamo di programmazione e di visioni diverse, ci riferiamo alle scelte concrete che noi faremmo per risolvere i problemi che coinvolgono cittadini e turisti.
Facciamo, allora, nostre 7 domande della città, quesiti a cui l’Amministrazione, da molti anni, non ha ancora risposto.
- FOGNA BIANCA E TRANSENNE – Perché Portavecchia, Porto Bianco e Porto Rosso, uniche spiagge libere urbane, continuano a ricevere gli sversamenti di acque meteoriche rivenienti dalle strade vicine, per la mancata realizzazione di 500 metri di fogna bianca? Perché a Portavecchia e Porto Bianco persistono da anni le transenne di segnalazione di un pericolosenza che si sia predisposta la risoluzione del problema né, quantomeno, una più decorosa recinzione?
- DA PERLA NERA A SANTO STEFANO – Perché ai gestori dei lidi balneari esistenti non viene chiesto di indicare con chiarezza che l’accesso alle calette è libero (come deve esserlo per legge)?
- DA LIDO AZZURRO FINO AD ARCHEOLIDO – Perché lungo il tratto di costa sabbiosa, fino al confine con Egnazia, non è garantito l’accesso libero al mare ogni 150 metri, così come richiesto per legge?
- DISABILI – Perché la spiaggia per disabili è stata individuata presso Cala Monaci, nella litoranea nord di Monopoli, a pochi metri dal depuratore che sversa sotto costa acque reflue a volte non depurate? E poi, perché una caletta specifica per i disabili? Perché una sola caletta fruibile anche per loro, e non tutte quelle nelle quali è possibile farlo?
- VIABILITÀ – Perché, dopo 15 anni, l’Amministrazione non ha mai avviato un piano per adeguare la viabilità lungo la costa a fronte di una crescita esponenziale del turismo balneare e della pressione veicolare?
- PORTO MARZANO PICCOLO – Perché, dopo anni di diatribe tra i bagnanti e il gestore del lido, non è stata delimitata con dei paletti l’area demaniale marittima?
- SANTO STEFANO – Perché, dopo quasi 60 anni dall’accordo firmato tra il Comune e il privato proprietario del Castello di Santo Stefano, non si è ancora definito il tracciato della strada comunale che consenta l’accesso alla costa tra la spiaggia di Santo Stefano e Cala Verde?
A oggi, purtroppo, assistiamo solo a un rincorrere le emergenze. Come? Con rimedi “spot”, messi in luce sui media come soluzioni, ma nei fatti solo deboli provvedimenti rivelatisi sempre inefficaci.
Movimento Manisporche