Omicidio, Formica posto agli arresti domiciliari

Carabinieri
Carabinieri – foto di djedj di pixabay via canva.com

Il gip di Bari, Angelo Salerno, ha ufficialmente convalidato il fermo di Vincenzo Formica, l’anziano ottantasettenne accusato dell’omicidio di sua figlia Mariangela. La tragica vicenda si è verificata venerdì sera a Monopoli, quando la giovane è stata intenzionalmente investita dal padre, che si trovava alla guida della propria auto.

Così come riportato dall’ANSA, la richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dalla Procura è stata parzialmente accolta dal giudice, il quale ha deciso di concedere agli anziani gli arresti domiciliari. L’accusa nei confronti di Vincenzo Formica è di omicidio volontario, aggravato dal fatto di aver commesso il reato ai danni della propria figlia.

Dalle indagini condotte dagli inquirenti emerge che tutto è scaturito da un violento litigio riguardante le cure da dedicare alla moglie malata di Alzheimer. Alla fine della discussione, Vincenzo Formica sarebbe salito a bordo della sua Seat Ibiza e avrebbe percorso il vialetto antistante la loro abitazione, investendo brutalmente sua figlia Mariangela. I pneumatici anteriori e posteriori del veicolo hanno sopraffatto il corpo della giovane sul lato destro. Questi dettagli sono riportati nei documenti ufficiali dell’inchiesta.

Subito dopo l’incidente, l’anziano si sarebbe allontanato dal luogo del delitto, dirigendosi verso la contrada Laghezza di Monopoli. Alcuni vicini, udendo le urla di aiuto della donna seguite da un tonfo e poi dal silenzio, si sono avvicinati al cancello della villa e hanno notato il corpo di Mariangela disteso a terra sul vialetto. La vittima stava respirando con difficoltà e sanguinava da diverse ferite. Era evidente una frattura esposta al braccio destro, e il volto era gonfio a causa delle lesioni subite. Uno dei vicini ha prontamente fermato un’auto che stava passando di lì, e il conducente ha subito chiamato i carabinieri, i quali sono intervenuti intorno alle 20.

Poco dopo l’arrivo dei vicini, Vincenzo Formica è tornato sul luogo del delitto mostrando un atteggiamento di totale indifferenza, come annotato dal magistrato. Ha mostrato alle persone presenti le ferite che aveva sull’avambraccio, ferite che si sarebbe autoinflitto nel corso del litigio con sua figlia. Successivamente, è stato fermato e portato in carcere. Durante l’interrogatorio, si è avvalso del diritto di non rispondere.

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