“Premiata Pasticceria Bellavista” al Teatro Radar di Monopoli: una commedia agrodolce sulla cecità umana

Foto Carmine Luino per ufficio stampa

Il Teatro Radar di Monopoli si prepara ad accogliere uno spettacolo che promette risate e riflessioni profonde. Domenica 6 aprile alle ore 18, nell’ambito della Stagione teatrale Attraversamenti, andrà in scena “Premiata Pasticceria Bellavista“, la brillante commedia di Vincenzo Salemme che esplora con ironia le fragilità umane e la tendenza a ignorare la realtà che ci circonda.

Una commedia paradossale sulla cecità emotiva

Diretti dal regista Giuseppe Miale Di Mauro, i talentuosi Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo e Giuseppe Gaudino guidano un cast affiatato in questa rappresentazione che racconta una storia di “cecità” metaforica: uomini e donne incapaci di osservare con lucidità la vita e il mondo circostante.

La trama si sviluppa attorno a personaggi che fingono di non vedere, incapaci di affrontare il percorso che la vita ha messo loro davanti. Con un tocco di ironia kafkiana, sarà proprio un cieco ad “aprire gli occhi” a tutti, mettendoli di fronte a verità che nessuno ha il coraggio di ammettere.

“Una commedia in cui si ride a crepapelle anche se non ci sarebbe molto da ridere,” spiega il regista, evidenziando la peculiarità della scrittura di Salemme: “riuscire a raccontare le crepe dell’essere umano attraverso la risata, quella risata che ancora non ci ha seppellito e chissà se mai lo farà.”

La maestria di Salemme tra Eduardo e modernità

La penna ispirata di Vincenzo Salemme si esprime attraverso battute fulminanti e tirate esistenziali che mettono in luce un mondo ipocrita e vigliacco, guidato simbolicamente da una voce dall’alto, quella di una madre, figura creatrice paragonata a quella divina.

Il regista sottolinea il parallelo con un altro grande del teatro napoletano: “Proprio come faceva Eduardo De Filippo, Salemme riesce a raccontare attraverso le vicende di una famiglia il mondo intero, un’umanità che cammina con i paraocchi, che ha difficoltà nelle relazioni, che mira solo al profitto personale, che mente spudoratamente e non guarda mai in faccia la realtà.”

Vi è anche una sottile ironia nel setting scelto per questa storia amara: un laboratorio di pasticceria, “il regno del dolce”, che fa da contraltare alla durezza dei temi trattati.

Un cast di talenti per una messa in scena d’eccezione

Oltre ai già citati Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo e Giuseppe Gaudino, il cast include Viviana Cangiano, Federica Carruba Toscano, Dolores Gianoli, Alessandra Mantice e Stefano Miglio. Lo spettacolo si avvale delle scenografie di Luigi Ferrigno, dei costumi di Chiara Aversano, del disegno luci di Paco Summonte, del sound design di Italo Buonsenso e delle coreografie di Chiara Alborino.

Una produzione di Teatro Nest e Teatro Diana, lo spettacolo rappresenta un felice connubio tra tradizione teatrale napoletana e linguaggio contemporaneo, capace di parlare a un pubblico variegato.

Informazioni pratiche per il pubblico

“Premiata Pasticceria Bellavista” fa parte degli spettacoli ‘oro’ della Stagione 2024-25 Attraversamenti del Teatro Radar, che include altri titoli di rilievo come “Vasame”, “Anna Cappelli”, “Non mi trovo”, “Trappola per topi”, “Quando le stelle caddero nel fiume” e “Non è vero ma ci credo”.

I biglietti sono disponibili al prezzo di 28 euro per la platea e 25 euro per la galleria. È possibile acquistarli direttamente al botteghino del Teatro Radar (via Magenta 71, Monopoli), aperto dal martedì al venerdì dalle 17 alle 19, oppure online attraverso il circuito Vivaticket.com.

Per ulteriori informazioni, gli spettatori possono contattare il numero 335 756 47 88 o inviare una mail a info@teatroradar.it.

La Stagione teatrale del Teatro Radar di Monopoli è organizzata da Teatri di Bari con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli.

Un’occasione da non perdere per tutti gli amanti del teatro di qualità, che potranno apprezzare una commedia che fa riflettere sulla condizione umana attraverso il filtro della risata e dell’ironia, nella migliore tradizione della drammaturgia napoletana contemporanea.